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Quotidiano Giuridico
Furto in abitazione: il parcheggio di uno studio medico è ''pertinenza'' di privata dimora
21/11/2025 - La privata dimora comprende i luoghi nei quali la persona compia, anche in modo transitorio e contingente, atti della vita privata (Cassazione n. 25550/2025)
Cambio di destinazione d'uso e deroghe alle altezze minime
21/11/2025 - Niente applicazione diretta del Decreto n. 69/2024 cosiddetto Salva Casa (TAR Lombardia-Milano, sentenza 25 agosto 2025, n. 2861)
Il contenuto della disdetta alla prima scadenza nelle locazioni a canone concordato
21/11/2025 - I motivi tassativamente previsti dalla legge devono essere indicati specificamente nella raccomandata del proprietario (Tribunale di Roma, sez. VI, sentenza 7 ottobre 2025, n. 13772)
IPSOA Quotidiano
Bonus R&S: sono validi gli atti di recupero senza parere tecnico del MISE?
22/11/2025 - Nei numerosi contenziosi attualmente pendenti e relativi al recupero dei crediti d’imposta per R&S è ricorrente la questione della validità degli atti impositivi ai quali non risulti allegato il parere tecnico del MISE che conforti l’Ufficio finanziario sui requisiti qualitativi delle attività svolte dai contribuenti. Molte sono le Corti di merito che assecondano le tesi difensive dirette a sostenere l’annullabilità dell’atto. Alcune di queste decisioni sono sorrette da un articolato sviluppo argomentativo che, però, si confronta con un dato normativo dal quale emerge, in modo chiaro, come la richiesta di tale parere non sia, per lo stesso Ufficio, obbligatoria. Cosa suggerisce la lettura sistematica della norma stessa e delle posizioni che l’Agenzia delle Entrate? Nei numerosi contenziosi attualmente pendenti e relativi al recupero dei crediti d’imposta per R&S è ricorrente la questione della validità degli atti impositivi ai quali non risulti allegato il parere tecnico del MISE che conforti l’Ufficio finanziario sui requisiti qualitativi delle attività svolte dai contribuenti. Molte sono le Corti di merito che assecondano le tesi difensive dirette a sostenere l’annullabilità dell’atto. Alcune di queste decisioni sono sorrette da un articolato sviluppo argomentativo che, però, si confronta con un dato normativo dal quale emerge, in modo chiaro, come la richiesta di tale parere non sia, per lo stesso Ufficio, obbligatoria. Cosa suggerisce la lettura sistematica della norma stessa e delle posizioni che l’Agenzia delle Entrate?
Nuova disciplina fiscale per la correzione degli errori contabili
22/11/2025 - Con l’approvazione in esame definitivo da parte del Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, il <a target="_blank" title="terzo decreto correttivo alla riforma fiscale" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/correttivo-irpef-ires-novita-testo-definitivo">terzo decreto correttivo alla riforma fiscale</a> ridisegna il perimetro della rilevanza fiscale degli errori contabili. In particolate, l’ambito soggettivo viene ridotto alle sole imprese sottoposte a revisione legale obbligatoria. Vengono inoltre ridefinite le tempistiche di intervento e le modalità di utilizzo dei crediti emergenti. Con l’approvazione in esame definitivo da parte del Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, il terzo decreto correttivo alla riforma fiscale ridisegna il perimetro della rilevanza fiscale degli errori contabili. In particolate, l’ambito soggettivo viene ridotto alle sole imprese sottoposte a revisione legale obbligatoria. Vengono inoltre ridefinite le tempistiche di intervento e le modalità di utilizzo dei crediti emergenti.
Liquidazione di società estera: il trattamento fiscale
21/11/2025 - Ai fini dell'applicazione dell’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 24" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART26">art. 24</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a>, con la risposta a interpello n. 292 del 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che alla lettura ''a specchio'' dell’<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 23" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART25">articolo 23</a>, comma 1, lett. b), del <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a>, il reddito derivante dalla liquidazione di una società estera è un reddito di capitale prodotto all'estero e, pertanto, rientra nell'ambito applicativo del regime opzionale in esame, quale reddito di capitale. Ai fini dell'applicazione dell’art. 24 del TUIR, con la risposta a interpello n. 292 del 2025 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che alla lettura ''a specchio'' dell’articolo 23, comma 1, lett. b), del TUIR, il reddito derivante dalla liquidazione di una società estera è un reddito di capitale prodotto all'estero e, pertanto, rientra nell'ambito applicativo del regime opzionale in esame, quale reddito di capitale.
APE Sociale: domanda tardiva di certificazione entro il 30 novembre 2025
22/11/2025 - Il 30 novembre 2025 è il termine ultimo per chiedere la certificazione del diritto all’APE sociale da parte di coloro che maturino i requisiti entro il 2025. Per accedere alla misura è necessario avere un requisito anagrafico di 63 anni e 5 mesi. I beneficiari sono rappresentati dagli iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, ai fondi ad essa esclusivi o sostitutivi, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi e la gestione separata dell'INPS. È misura ancora sperimentale e non strutturale ma il disegno di legge di Bilancio 2026 (art. 39) ne prevede la proroga fino al 31 dicembre 2026. Il 30 novembre 2025 è il termine ultimo per chiedere la certificazione del diritto all’APE sociale da parte di coloro che maturino i requisiti entro il 2025. Per accedere alla misura è necessario avere un requisito anagrafico di 63 anni e 5 mesi. I beneficiari sono rappresentati dagli iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, ai fondi ad essa esclusivi o sostitutivi, le gestioni speciali dei lavoratori autonomi e la gestione separata dell'INPS. È misura ancora sperimentale e non strutturale ma il disegno di legge di Bilancio 2026 (art. 39) ne prevede la proroga fino al 31 dicembre 2026.
Sicurezza sul lavoro: nuove norme, con una fitta lista di aspettative
22/11/2025 - Nel mondo della sicurezza sul lavoro stiamo vivendo un periodo in cui le novità normative - approvate o in via di approvazione - si susseguono in lodevole risposta all’allarme suscitato dai crescenti infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali. Molteplici sono gli aspetti della normativa vigente che meriterebbero una rivisitazione. Tra i molti, il fatto che il datore di lavoro ha l'obbligo di analizzare, anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, tutti i fattori di pericolo concretamente presenti all'interno dell'azienda, e, all'esito, di redigere e sottoporre ad aggiornamenti periodici il documento di valutazione dei rischi. Ma anche l’esigenza di far effettivamente rispettare le norme a tutela della sicurezza degli smart workers così come nel mondo del lavoro attualmente più allarmante, quello degli appalti, subappalti, cantieri. Senza dimenticare la sorveglianza sanitaria. Speriamo che in sede di conversione in legge del <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 1592025" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000992470SOMM">D.L. n. 159/2025</a> si aprano delle risposte alla mia fitta lista di aspettative. Nel mondo della sicurezza sul lavoro stiamo vivendo un periodo in cui le novità normative - approvate o in via di approvazione - si susseguono in lodevole risposta all’allarme suscitato dai crescenti infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali. Molteplici sono gli aspetti della normativa vigente che meriterebbero una rivisitazione. Tra i molti, il fatto che il datore di lavoro ha l'obbligo di analizzare, anche con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, tutti i fattori di pericolo concretamente presenti all'interno dell'azienda, e, all'esito, di redigere e sottoporre ad aggiornamenti periodici il documento di valutazione dei rischi. Ma anche l’esigenza di far effettivamente rispettare le norme a tutela della sicurezza degli smart workers così come nel mondo del lavoro attualmente più allarmante, quello degli appalti, subappalti, cantieri. Senza dimenticare la sorveglianza sanitaria. Speriamo che in sede di conversione in legge del D.L. n. 159/2025 si aprano delle risposte alla mia fitta lista di aspettative.
Aspettativa sindacale o per funzioni pubbliche elettive: contribuzione figurativa
21/11/2025 - Nel messaggio n. 3505 del 2025, l’INPS fornisce chiarimenti sulle condizioni e sulla documentazione necessaria per il riconoscimento della contribuzione figurativa ai lavoratori collocati in aspettativa ai sensi dell’art. 31 della L. 300/1970 e dell’art. 3 del D.lgs. 564/1996, con particolare attenzione ai requisiti formali dell’atto scritto di collocamento in aspettativa e dell’investitura sindacale. Nel messaggio n. 3505 del 2025, l’INPS fornisce chiarimenti sulle condizioni e sulla documentazione necessaria per il riconoscimento della contribuzione figurativa ai lavoratori collocati in aspettativa ai sensi dell’art. 31 della L. 300/1970 e dell’art. 3 del D.lgs. 564/1996, con particolare attenzione ai requisiti formali dell’atto scritto di collocamento in aspettativa e dell’investitura sindacale.
PMI: necessario un set di regole contabili semplificato
20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.
PMI: l'OIC pubblica il Feedback Statement sul progetto delle semplificazioni
19/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC. L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC.
Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere
17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.
Catalyse NEB 2026: contributi per la crescita delle startup europee
22/11/2025 - Il bando Catalyse NEB Open Call 2026 mette a disposizione 20.000 euro a fondo perduto per startup europee, insieme a un pacchetto di mentorship, workshop, networking e visibilità internazionale. Possono partecipare startup registrate in uno Stato UE o associato ad Horizon Europe, costituite dopo il 1° gennaio 2020, in fase pre-seed, seed o early series con raccolta inferiore a 1 milione di euro. In quali ambiti tecnologici e applicativi i progetti candidati devono rientrare? Il bando Catalyse NEB Open Call 2026 mette a disposizione 20.000 euro a fondo perduto per startup europee, insieme a un pacchetto di mentorship, workshop, networking e visibilità internazionale. Possono partecipare startup registrate in uno Stato UE o associato ad Horizon Europe, costituite dopo il 1° gennaio 2020, in fase pre-seed, seed o early series con raccolta inferiore a 1 milione di euro. In quali ambiti tecnologici e applicativi i progetti candidati devono rientrare?
IGP: il Governo approva un decreto per la tutela dei prodotti artigianali e industriali
21/11/2025 - Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato un decreto legislativo che recepisce il Regolamento (UE) 2023/2411, introducendo una tutela unitaria per le Indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, sul modello già applicato al settore agricolo. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza della misura per proteggere e valorizzare lavorazioni tipiche come il vetro di Murano, la ceramica di Caltagirone, il merletto goriziano e le campane di Agnone. Il decreto attribuisce al Mimit il ruolo di autorità competente per la registrazione nazionale delle nuove IG, basata su disciplinari che definiscono caratteristiche e legame con il territorio. È previsto inoltre un sistema sanzionatorio per contrastare abusi e imitazioni. La riforma mira a rafforzare la protezione dalla contraffazione e a migliorare la visibilità dei prodotti artigianali e industriali del Made in Italy sui mercati. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato un decreto legislativo che recepisce il Regolamento (UE) 2023/2411, introducendo una tutela unitaria per le Indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, sul modello già applicato al settore agricolo. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza della misura per proteggere e valorizzare lavorazioni tipiche come il vetro di Murano, la ceramica di Caltagirone, il merletto goriziano e le campane di Agnone. Il decreto attribuisce al Mimit il ruolo di autorità competente per la registrazione nazionale delle nuove IG, basata su disciplinari che definiscono caratteristiche e legame con il territorio. È previsto inoltre un sistema sanzionatorio per contrastare abusi e imitazioni. La riforma mira a rafforzare la protezione dalla contraffazione e a migliorare la visibilità dei prodotti artigianali e industriali del Made in Italy sui mercati.
Incentivi: il Cdm approva il nuovo Codice
21/11/2025 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato, con comunicato del 21 novembre 2025, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo recante il “Codice degli incentivi”. La misura, attuazione della legge delega del 2023, introduce per la prima volta una riforma organica del sistema degli incentivi alle imprese, superando la frammentazione normativa e procedurale. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’obiettivo di rendere il rapporto tra Stato e imprese più diretto, trasparente ed efficiente, in linea con le indicazioni del PNRR. Il Codice si fonda su tre pilastri: digitalizzazione, semplificazione e trasparenza, e disciplina tutte le fasi delle misure di sostegno, dalla programmazione alla valutazione. Tra le novità: il rafforzamento della piattaforma “Incentivi.gov.it”, il Registro nazionale degli aiuti di Stato, il bando-tipo e il Tavolo permanente degli incentivi. Dopo un ampio confronto istituzionale, il Codice entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato, con comunicato del 21 novembre 2025, l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legislativo recante il “Codice degli incentivi”. La misura, attuazione della legge delega del 2023, introduce per la prima volta una riforma organica del sistema degli incentivi alle imprese, superando la frammentazione normativa e procedurale. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’obiettivo di rendere il rapporto tra Stato e imprese più diretto, trasparente ed efficiente, in linea con le indicazioni del PNRR. Il Codice si fonda su tre pilastri: digitalizzazione, semplificazione e trasparenza, e disciplina tutte le fasi delle misure di sostegno, dalla programmazione alla valutazione. Tra le novità: il rafforzamento della piattaforma “Incentivi.gov.it”, il Registro nazionale degli aiuti di Stato, il bando-tipo e il Tavolo permanente degli incentivi. Dopo un ampio confronto istituzionale, il Codice entrerà in vigore il 1° gennaio 2026.
Regolazione della crisi d'impresa: i documenti del debitore da depositare
22/11/2025 - Il debitore che richiede l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza o a una procedura di insolvenza, qualunque sia la procedura scelta, deve espletare alcuni adempimenti. In particolare, il deposito dei documenti contabili e una relazione riepilogativa degli atti di straordinaria amministrazione compiuti nei cinque anni precedenti. Di quali documenti e atti si tratta nel dettaglio? Il debitore che richiede l’accesso a uno strumento di regolazione della crisi e dell’insolvenza o a una procedura di insolvenza, qualunque sia la procedura scelta, deve espletare alcuni adempimenti. In particolare, il deposito dei documenti contabili e una relazione riepilogativa degli atti di straordinaria amministrazione compiuti nei cinque anni precedenti. Di quali documenti e atti si tratta nel dettaglio?
Direttive UE: l'Italia riceve due nuove lettere di costituzione in mora
21/11/2025 - La Commissione Europea ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia per non aver comunicato il recepimento completo della direttiva rifusa sull’efficienza energetica (UE) 2023/1791. Inoltre ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania per non aver recepito integralmente la <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva (UE) 2024790" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000959359SOMM">direttiva (UE) 2024/790</a>. Gli Stati hanno ora due mesi per conformarsi, altrimenti la Commissione potrà emettere pareri motivati. La Commissione Europea ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia per non aver comunicato il recepimento completo della direttiva rifusa sull’efficienza energetica (UE) 2023/1791. Inoltre ha deciso di avviare procedure di infrazione inviando lettere di costituzione in mora a Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania per non aver recepito integralmente la direttiva (UE) 2024/790. Gli Stati hanno ora due mesi per conformarsi, altrimenti la Commissione potrà emettere pareri motivati.
Al via l'indicazione geografica per i prodotti artigianali e industriali
21/11/2025 - Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet. Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet.
Novità e anteprime
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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